Barumini vince la sfida legata al turismo culturale

In aumento rispetto al 2012 i visitatori di Su Nuraxi, Casa Zapata e Centro Lilliu Segnano invece il passo le strutture museali del Consorzio “Sa Corona Arrubia”

BARUMINI. Si dice che la cultura è una merce difficilmente vendibile già in tempo di vacche grasse. Figuriamoci cosa accade quando il dover tirare la cinghia è un fatto collettivo. Ma a smentire tale assioma è il complesso nuragico de “Su Nuraxi”, inserito dall’Unesco tra i beni patrimonio dell’umanità, l’unico che in Marmilla pare non conoscere crisi di sorta. Già, perché al sempre crescente numero di visitatori che arriva dal totalizzatore della fortezza megalitica, fa da contraltare quello che avrebbe dovuto essere l’ulteriore polo d’attrazione del territorio, vale a dire la complessiva offerta culturale proposta dal Consorzio “Sa Corona Arrubia”, che sempre nelle monumentalità lasciate dalla storia, profonda e no, avrebbe dovuto avere il suo punto di forza. Qui si langue: con il numero dei visitatori che, quando va bene, si mantiene uguale a se stesso. Anche in estate, il periodo del tempo libero, delle vacanze, che avrebbe dovuto traghettare in Marmilla parte dei vacanzieri per i quali la Sardegna è sempre ed esclusivamente mare, sole ed ancora mare. «Per vincere la concorrenza del mare occorrerebbe un’azione di promozione coordinata dalla Regione per tutte le aree interne della Sardegna che valorizzi nuraghi, siti e musei insieme all’enogastronomia e al folklore», dice il direttore artistico del Museo del Territorio di Sa Corona Arrubia Paolo Sirena. Che per quanto riguarda i numeri aggiunge: «Dopo la recente chiusura, il 30 giugno, della grande mostra sulle Olimpiadi, che ha avuto prevalentemente un pubblico sardo, per quest’estate sono attesi dai duemila ai tre ila visitatori stranieri. Mentre se ne attendono un migliaio al Museo della Donna di Pauli Arbarei e al Museo Dea Luna di Lunamatrona. A settembre è quindi prevista la riapertura, dopo i lavori di ristrutturazione, del Museo delle Argille di Segariu che potrebbe a sua volta richiamare un discreto numero di visitatori». Numeri che, se nell’economia generale della “vendita” culturale del vasto territorio sono comunque apprezzabili, “scompaiono”di fronte a quelli che anche in questa estate fa registrare l’intero “Sistema cultura Barumini” che oltre a Su Nuraxi propone Casa Zappata e il Centro Giovanni Lilliu. «L’estate è cominciata sotto i migliori auspici tanto è vero che solo nello scorso mese di luglio abbiamo registrato 900 presenze in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno attestandoci sui 13 mila visitatori», dice il sindaco della cittadina Emanuele Lilliu. Visitatori che per un buon tre quarti arriva dal continente europeo, con i francesi che avrebbero superato i tedeschi.
Tigellio Sebis

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